13900
Utente Registrato
- 26 Aprile 2012
- 10,322
- 8,190
Se pensi che Certares non sia il demonio, allora ti consiglio di andare a lavorare per una compagnia che e' stata acquisita da un fondo di private equity. Anzi, non farlo che ti conviene. Anche solo pensare che Certares potesse essere una valida alternativa a un investitore serio come LH ha causato, a parte l'uscita di Aponte, un ritardo di un anno al prezzo di miliardi pubblici.Non è vero, a Draghi va senz'altro riconosciuto il merito di avere fatto la prima parte del lavoro, portando a casa l'ok dalla UE, facendo lo spezzatino, sostituendo al brand storicamente impegnativo "Alitalia" l'anonimo "ITA Airways", politicamente meglio gestibile e predisponendo tutta l'opportuna legislazione.
Vista la sua vicinanza alla Francia, è comprensibile la scelta di favorire un proxy di AF come Certares. Che non sarebbe stato il demonio, ma secondo me avrebbe portato ITA ad essere parte di un gruppo meno portato alla gestione di più compagnie.
Mi dispiace che nelle mie parole tu veda complotti ovunque.
Sono normali dinamiche politiche, gestioni di interessi, rapporti interpersonali.
Mi spiace, ma le accuse della lente politica le rispedisco al mittente. Se si guarda al settore aviazione in generale, e ad Alitalia/ITA in generale, non ce n'e' uno che si salvi. L'unica cosa che dovevano fare era levarsi dalle palle. Vendere il pacco a un partner, levare qualsiasi intrallazzo politico, e concentrarsi a creare un mercato per l'aviazione civile il piu' libero possibile, con open skies e quant'altro. Allargando un po' il tiro, azzarderei anche una limata alla mania di dover avere un aeroporto ogni 50km, specialmente in Padania, e delle regole a tutela delle categorie piu' sfruttate nel settore (lavoratori di terra in primis). Competizione tra le compagnie aeree, fine alla giungla sociale che vige a terra, e magari immatricolazioni piu' facili (cosi' che non si debba andare in Irlanda) e reports sugli incidenti che non escano dopo 5 anni e solo in italiano.Quanto alla camerata e al ministro che l'Italia cresce più di tutti, denoti purtroppo la scelta di leggere le mie parole attraverso la lente di una parte politica ben precisa, terreno sul quale non intendo seguirti. Non mi crea problemi rendere merito in quei rarissimi casi nei quali un politico, secondo me, ha fatto bene il proprio lavoro, di qualsiasi colore esso sia. Ma questo non mi impedisce di vedere le nefandezze perpetrate da questo governo, al pari di tutti quelli che lo hanno preceduto, nessuno escluso.
Precisato questo, tu quale logica individui negli attacchi pubblici del governo a Gentiloni e all'anitrust?
Invece, dal primo all'ultimo, hanno fatto esattamente il contrario. E se magari uno se l'aspetta da uno che non ha mai lavorato in vita sua come Salvini, o da uno come Tony Nelli su cui taccio per carita' cristiana, da gente un filino piu' preparata come Delrio, o appunto Draghi, mi sarei aspettato qualcosina di piu'.