Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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Non è vero, a Draghi va senz'altro riconosciuto il merito di avere fatto la prima parte del lavoro, portando a casa l'ok dalla UE, facendo lo spezzatino, sostituendo al brand storicamente impegnativo "Alitalia" l'anonimo "ITA Airways", politicamente meglio gestibile e predisponendo tutta l'opportuna legislazione.
Vista la sua vicinanza alla Francia, è comprensibile la scelta di favorire un proxy di AF come Certares. Che non sarebbe stato il demonio, ma secondo me avrebbe portato ITA ad essere parte di un gruppo meno portato alla gestione di più compagnie.
Mi dispiace che nelle mie parole tu veda complotti ovunque.
Sono normali dinamiche politiche, gestioni di interessi, rapporti interpersonali.
Se pensi che Certares non sia il demonio, allora ti consiglio di andare a lavorare per una compagnia che e' stata acquisita da un fondo di private equity. Anzi, non farlo che ti conviene. Anche solo pensare che Certares potesse essere una valida alternativa a un investitore serio come LH ha causato, a parte l'uscita di Aponte, un ritardo di un anno al prezzo di miliardi pubblici.

Quanto alla camerata e al ministro che l'Italia cresce più di tutti, denoti purtroppo la scelta di leggere le mie parole attraverso la lente di una parte politica ben precisa, terreno sul quale non intendo seguirti. Non mi crea problemi rendere merito in quei rarissimi casi nei quali un politico, secondo me, ha fatto bene il proprio lavoro, di qualsiasi colore esso sia. Ma questo non mi impedisce di vedere le nefandezze perpetrate da questo governo, al pari di tutti quelli che lo hanno preceduto, nessuno escluso.
Precisato questo, tu quale logica individui negli attacchi pubblici del governo a Gentiloni e all'anitrust?
Mi spiace, ma le accuse della lente politica le rispedisco al mittente. Se si guarda al settore aviazione in generale, e ad Alitalia/ITA in generale, non ce n'e' uno che si salvi. L'unica cosa che dovevano fare era levarsi dalle palle. Vendere il pacco a un partner, levare qualsiasi intrallazzo politico, e concentrarsi a creare un mercato per l'aviazione civile il piu' libero possibile, con open skies e quant'altro. Allargando un po' il tiro, azzarderei anche una limata alla mania di dover avere un aeroporto ogni 50km, specialmente in Padania, e delle regole a tutela delle categorie piu' sfruttate nel settore (lavoratori di terra in primis). Competizione tra le compagnie aeree, fine alla giungla sociale che vige a terra, e magari immatricolazioni piu' facili (cosi' che non si debba andare in Irlanda) e reports sugli incidenti che non escano dopo 5 anni e solo in italiano.

Invece, dal primo all'ultimo, hanno fatto esattamente il contrario. E se magari uno se l'aspetta da uno che non ha mai lavorato in vita sua come Salvini, o da uno come Tony Nelli su cui taccio per carita' cristiana, da gente un filino piu' preparata come Delrio, o appunto Draghi, mi sarei aspettato qualcosina di piu'.
 

belumosi

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Se pensi che Certares non sia il demonio, allora ti consiglio di andare a lavorare per una compagnia che e' stata acquisita da un fondo di private equity. Anzi, non farlo che ti conviene. Anche solo pensare che Certares potesse essere una valida alternativa a un investitore serio come LH ha causato, a parte l'uscita di Aponte, un ritardo di un anno al prezzo di miliardi pubblici.
Il riferimento al non essere il demonio era rivolto ad AF. Certares era solo lo strumento per mettere le mani su ITA, fino a quando la compagnia francese avesse potuto subentrare dopo aver rimborsato le sovvenzioni statali percepite a causa del covid.
Mi spiace, ma le accuse della lente politica le rispedisco al mittente. Se si guarda al settore aviazione in generale, e ad Alitalia/ITA in generale, non ce n'e' uno che si salvi. L'unica cosa che dovevano fare era levarsi dalle palle. Vendere il pacco a un partner, levare qualsiasi intrallazzo politico, e concentrarsi a creare un mercato per l'aviazione civile il piu' libero possibile, con open skies e quant'altro. Allargando un po' il tiro, azzarderei anche una limata alla mania di dover avere un aeroporto ogni 50km, specialmente in Padania, e delle regole a tutela delle categorie piu' sfruttate nel settore (lavoratori di terra in primis). Competizione tra le compagnie aeree, fine alla giungla sociale che vige a terra, e magari immatricolazioni piu' facili (cosi' che non si debba andare in Irlanda) e reports sugli incidenti che non escano dopo 5 anni e solo in italiano.

Invece, dal primo all'ultimo, hanno fatto esattamente il contrario. E se magari uno se l'aspetta da uno che non ha mai lavorato in vita sua come Salvini, o da uno come Tony Nelli su cui taccio per carita' cristiana, da gente un filino piu' preparata come Delrio, o appunto Draghi, mi sarei aspettato qualcosina di piu'.
Ma guarda che con me sfondi una porta aperta. Come ho scritto ieri ho una pessima opinione della classe politica nel suo insieme. E pur facendo qualche distinguo sulla caratura dei singoli, è oggettivamente fin troppo facile valutare come assolutamente mediocri i risultati dei vari esecutivi che si sono succeduti. Ed è proprio perchè il mio ragionamento parte da un preconcetto così negativo, che sono rimasto positivamente stupito di come il nuovo governo abbia gestito la questione ITA. Parole che vanno lette come un'isola in mezzo al mare, non come un'approvazione complessiva di persone e/o azioni di governo.
Dall'entrata in carica dell'esecutivo, tutti i passaggi per portare ITA fino all'antitrust, a mio avviso sono stati ineccepibili.
Sulle proteste successive, resto dubbioso. A prescindere dall'apprezzamento verso i personaggi, Meloni e Giorgetti non sono politici di primo pelo. Non potevano non sapere che sparare alzo zero su antitrust e Gentiloni avrebbe creato (o rafforzato) una situazione di conflitto. Visto che la simpatia dell'antitrust UE per ITA, o il mancato aiuto di Gentiloni, non sono oggettivamente argomenti sensati per aumentare il consenso elettorale, qualche domanda me la sono posta. Ma credo che resterò nel dubbio, continuando comunque a dormire serenamente.
 

leerit

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Ita Airways traguarda un 2024 che sarà una volta di più nel segno dei redditizi collegamenti di lungo raggio: ad anticipare i tratti del futuro sviluppo è Emiliana Limosani, cco del vettore e ceo di Volare, in occasione del Biz Travel Forum 2023.

Un futuro che, viene domandato alla manager, è già condiviso dai tedeschi di Lufthansa? «Certamente, i tedeschi li vedo molto spesso. Lavoriamo insieme e conoscono il piano che abbiamo messo a punto. Il fatto che desiderino entrare in partnership con noi dimostra che in questi due anni e mezzo le cose sono state fatte bene».

Così, la crescita di Ita «proseguirà il prossimo anno con un aumento della capacità offerta del +36%» all’interno del quale spicca il «grande focus sul lungo raggio e soprattutto verso il Nord America, dove ancora c’è tanto spazio, sia incoming sia outgoing: apriremo la Toronto e la Chicago».

Nel mirino anche il medio raggio, a cominciare dal «Medio Oriente, con Jeddah e Riyadh in Arabia Saudita, un Paese in grande sviluppo, e ancora in Africa».


A supporto di questa crescita c’è il parallelo ampliamento della flotta «che nel 2024 arriverà a contare fino a 96 velivoli (rispetto ai 53 iniziali). Il 60% della flotta sarà completamente rinnovata».


Trend positivo anche per il segmento business travel: «Siamo cresciuti del 56% come ricavi lato bt (+67% italia e più 40% circa per la parte internazionale)». Questa tipologia di traffico gioca anche un ruolo importante all’interno di Volare, «con oltre 26.000 business travellers che hanno aderito al programma corporate».

 
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ROMA - Da oggi Ita Airways mette in vendita i biglietti per i voli stagionali operati nella prossima stagione summer 2024, arricchendo il network con le più celebri mete turistiche del Mediterraneo: Grecia, Spagna, Croazia e le isole italiane raggiungibili con voli diretti da Roma Fiumicino e Milano Linate.

In particolare, nel picco della summer 2024, Ita Airways opererà le seguenti connessioni: da Roma Fiumicino e da Milano Linate: Rodi, Ibiza, Palma di Maiorca, Minorca, Heraklion, Corfù, Lampedusa e Pantelleria; da Roma Fiumicino: Spalato e Cefalonia.

Il nuovo operativo - sottolinea la compagnia - arricchisce lo sviluppo del network nazionale ed internazionale di Ita Airways, offrendo collegamenti con le destinazioni estive più desiderate, per soddisfare le esigenze dei passeggeri. Da oggi è possibile acquistare i nuovi voli di Ita Airways su tutti i canali di vendita della compagnia, chiamando il call center, visitando il sito ita-airways.com e recandosi nelle agenzie di viaggi.

 
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Seaking

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Se pensi che Certares non sia il demonio, allora ti consiglio di andare a lavorare per una compagnia che e' stata acquisita da un fondo di private equity.
Verissimo, sarebbe stata una iattura ancora peggiore di quanto successo negli ultimi anni.
Il Private Equity non guarda in faccia a nessuno se non ai suoi ritorni: italianità, campione nazionale, asset strategico per il Paese, eccellenze professionali, occupazione, ecc... a loro interessa solo il dollar value (e se non vedono il numero che gli piace, ti svendono o chiudono senza battere ciglio).
 

Seaking

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Trend positivo anche per il segmento business travel: «Siamo cresciuti del 56% come ricavi lato bt (+67% italia e più 40% circa per la parte internazionale)». Questa tipologia di traffico gioca anche un ruolo importante all’interno di Volare, «con oltre 26.000 business travellers che hanno aderito al programma corporate».
Andrebbe anche detto che partivano da numeri molto ma molto bassi, quindi non ci vuole molto a fare queste percentuali...
 

Seaking

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Ad ogni modo ribadisco la mia positiva sorpresa per l'apertura di Jeddah e Riyadh: anni di petrolio alle stelle hanno generato introiti stellari nel regno i quali vanno a loro volta a finanziare i cosiddetti Giga Projects sauditi che faranno da volano per l'economia nazionale ed internazionale per i prossimi 10-15 anni almeno.

Con i 321 Neo dovrebbe essere relativamente semplice sostenere economicamente le tratte con costi operativi molto competitivi e consolidare le quote grazie ad un prodotto molto interessante.

Poi vedremo che succede quando arriverà Riyadh Air, ma addavenì...
 

BrunoFLR

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Verissimo, sarebbe stata una iattura ancora peggiore di quanto successo negli ultimi anni.
Il Private Equity non guarda in faccia a nessuno se non ai suoi ritorni: italianità, campione nazionale, asset strategico per il Paese, eccellenze professionali, occupazione, ecc... a loro interessa solo il dollar value (e se non vedono il numero che gli piace, ti svendono o chiudono senza battere ciglio).
E se per raggiungere quel numero devon sterminare (lavorativamente) un intero popolo, poco glie ne cale.

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leerit

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In Europa si stanno giocando quattro importanti partite politiche. Roma studia una mossa che blindi l'accordo fra il Gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa ed il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) sulla privatizzazione del vettore aereo di bandiera ITA Airways. Questa mossa riguarda per la nomina del futuro presidente della Banca europei per gli investimenti (Bei).
È quanto rivela l'agenzia di stampa "Bloomberg", secondo cui l'Esecutivo italiano potrebbe offrire il suo sostegno ad un candidato che stimolerà la commissione europea per la Concorrenza a dare il via libera sul dossier ITA-Lufthansa. Ma Roma come ha intenzione di sfruttare al massimo il suo potere negoziale?
Anzitutto il Governo Meloni al momento sostiene il nome di Daniele Franco, ex-ministro dell'Economia e delle finanze, come candidato per la presidenza di Bei. Si tratta di una partita a cinque. Tuttavia, i favoriti sono due: la spagnola Nadia Calviño e la danese Margrethe Vestager, già commissario per la concorrenza (in aspettativa). Roma potrebbe dare il proprio sostegno a Vestager, guadagnando credito qualora perdesse la partita con Madrid e fosse costretta a rientrare in Commissione concorrenza.

 

leerit

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ITA Airways oggi ha aperto le vendite del nuovo volo Roma – Accra. Si parte il 6 giugno 2024 , ma c’é stato un cambio in corsa tra quanto comunicato il mese scorso al TTG Travel Experience di Rimini , l’aereo che volerà il collegamento sará il nuovissimo A321neo a 165 posti e non l’A320neo da 180 posti.

Quindi la compagnia aerea italiana utilizzerà il nuovo aereo super premium con 12 posti in business class assolutamente lie flat Stelia Opera in abreast 1-1 a spina di pesce. Poi 12 posti in premium economy con il prodotto Safran Z600 in abreast 2-2. Quindi 141 posti con Safran Z400 in file da 3-3. 12 in Comfort Economy e 129 in Economy.
Gli orari sono:

Roma – Accra 15:15-19:15 martedi-giovedi-sabato

Accra – Roma 00:15-08:10 mercoledi-venerdi-domenica

I voli sono in coincidenza da e per USA, Canada, Medio Oriente e Europa.


 

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E quei polli di Boeing ancora stanno a pensare al NMA, mentre violentano all'estremo il 737 con la versione Max 10...
L’NMA lo vedo probabile come uno scudetto della Pro Vercelli. Possibile che, una volta certificati il nuovo triplo e il MAX 10 Boeing si metta a lavorare su un post 737 ma al momento non ci siamo ancora quanto a motori nuovi nuovi… C’è sempre l’Ultrafan, vero, ma se RR fa fatica persino col Trent XWB.
 

Seaking

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L’NMA lo vedo probabile come uno scudetto della Pro Vercelli. Possibile che, una volta certificati il nuovo triplo e il MAX 10 Boeing si metta a lavorare su un post 737 ma al momento non ci siamo ancora quanto a motori nuovi nuovi… C’è sempre l’Ultrafan, vero, ma se RR fa fatica persino col Trent XWB.
Considerando che sul NMA Boeing sta a prima di carissimo amico, il problema dei motori lo vedrei quasi come secondario.

Arriveranno tardissimo, quando i neo e l’XLR avranno già conquistato il cuore e le quote di mercato di molti, se non tutti.
 
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FlyKing

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il collegamento sará il nuovissimo A321neo a 165 posti e non l’A320neo da 180 posti.
La disponibilità del velivolo suppongo sia subordinata alla sospensione della TLV sine die, ma la domanda che sorge spontanea è: come potevano pensare di lanciare una rotta da 6 ore con una configurazione full economy?
 

EI-MAW

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La disponibilità del velivolo suppongo sia subordinata alla sospensione della TLV sine die, ma la domanda che sorge spontanea è: come potevano pensare di lanciare una rotta da 6 ore con una configurazione full economy?
Era una rotta già prevista e già con 321. Entro la prossima estate saranno 5/6 macchine.
 

leerit

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La disponibilità del velivolo suppongo sia subordinata alla sospensione della TLV sine die, ma la domanda che sorge spontanea è: come potevano pensare di lanciare una rotta da 6 ore con una configurazione full economy?
Si fa riferimento ad una notizia data durante una presentazione delle novita' della summer 2024 in cui erroneamente era riportato l'avvio del collegamento con Accra con A320.


 
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leerit

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Forse gia' entro oggi sara' inviata la notifica alla UE.

Berberi ha ascoltato due fonti a conoscenza del dossier che raccontano come siano state evase le domande poste da Bruxelles con un dossier di oltre 600 pagine.
Si spera che l'ok arrivi nella cosiddetta fase 1 (25 giorni lavorativi dalla notifica) ma si teme che si possa accedere alla fase 2 (90 giorni lavorativi) con pesanti ripercussioni sull'andamento di Ita.
Le fonti dicono che Bruxelles ha fatto incagliare molto spesso il dossier per "minuzie" e che la vera partita si giochera' ora poiche' da quel momento le compagnie concorrenti chiederanno quanti piu' sacrifici e concessioni possibili alle due aerolinee con l'obiettivo, tutt'altro che nascosto, di far saltare l'accordo poiche' non piu' conveniente per i tedeschi.

 
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