Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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leerit

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Si riaffaccia il Gruppo Msc nell’affaire Ita Airways. Fonti vicine al governo parlano di un incontro a Roma avvenuto nei giorni scorsi tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il fondatore del Gruppo Msc Gianluigi Aponte. È La Repubblica a scriverne, anche se dal quartier generale di Msc a Ginevra l’incontro è stato subito smentito.

Stando a quanto riportato dal quotidiano, però, l’occasione sarebbe servita a fare il punto sui fronti aperti da Aponte in Italia, a cominciare dal recente acquisto di Italo per il trasporto ferroviario passeggeri, su cui si attende solo l’ok dell’Antitrust europeo.

Il garante Ue è già alle prese con l’operazione Ita-Lufthansa e, sempre secondo indiscrezioni, se dovesse porre condizioni troppo pesanti ai tedeschi, potrebbe aprire la strada a un ritorno in trattativa dell’armatore sorrentino.

Aponte, riportano le stesse fonti, non avrebbe gradito l’esclusione dalle trattative per la privatizzazione della compagnia aerea.

E ancora, il fondatore di Msc avrebbe dato la propria disponibilità per aiutare il governo a trovare una soluzione per Tim, visti i buoni rapporti con Bollorè da cui ha acquistato la logistica in Africa e con il governo francese.

 

Farfallina

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MSC, LH, la cordata, il cavaliere bianco…e poi si ricomincia…Certares, AFKL, MSC, LH…
Mah, spero arrivi il cavaliere nero prima o poi!
Stavolta l'accordo con LH erano riusciti a trovarlo, solo che l'UE si sta mettendo di traverso.
L'opzione MSC permetterebbe a LH di stare sotto al 20%, certo i tedeschi preferirebbero far da se ma se la UE si mette di traverso una soluzione poi è da trovare anche da parte loro.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Stavolta l'accordo con LH erano riusciti a trovarlo, solo che l'UE si sta mettendo di traverso.
L'opzione MSC permetterebbe a LH di stare sotto al 20%, certo i tedeschi preferirebbero far da se ma se la UE si mette di traverso una soluzione poi è da trovare anche da parte loro.
“Accordo trovato”; sempre e solo -al momento- per un aumento di capitale condiviso che porta l’investitore al 40%.
Non proprio la fine della storia come sarebbe ora che finisse. E se non deve finire così che altri scrivano il finale allora, ma in fretta.
Perché o va come dico da tempo, che alla fine LH la prende a 1 euro o poco piú, o il rischio che si sia buttato l’ennesimo miliardo e rotti sale vertiginosamente.
 

Farfallina

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“Accordo trovato”; sempre e solo -al momento- per un aumento di capitale condiviso che porta l’investitore al 40%.
Non proprio la fine della storia come sarebbe ora che finisse. E se non deve finire così che altri scrivano il finale allora, ma in fretta.
Perché o va come dico da tempo, che alla fine LH la prende a 1 euro o poco piú, o il rischio che si sia buttato l’ennesimo miliardo e rotti sale vertiginosamente.
LH ha le opzioni pe salire al 100%. Ha fatto così anche nelle altre acquisizioni, ricordiamo che firmato l'accordo gabbato lo santo in Italia.
 

belumosi

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Il MEF nei confronti di LH ha un'opzione put anche sulle rimanenti azioni, vincolata al raggiungimento di determinati risultati.
Comunque sta pagliacciata dell'antitrust è ora che finisca. Non sta né in cielo né in terra il presupposto che tutti abbiano potuto godere di un determinato standard di valutazione e che adesso per quei 3 o 4 nanetti rimasti fuori dai giochi, si applichi una misura assolutamente ridicola del concetto di concorrenza.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma forse iniziare ad imitare Orban quando è ora di votare qualche provvedimento UE, potrebbe indurre chi di dovere a rimangiarsi oscenità tipo che un (uno, 1...) volo giornaliero per il Giappone, sia un ostacolo alla concorrenza.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Il MEF nei confronti di LH ha un'opzione put anche sulle rimanenti azioni, vincolata al raggiungimento di determinati risultati.
Comunque sta pagliacciata dell'antitrust è ora che finisca. Non sta né in cielo né in terra il presupposto che tutti abbiano potuto godere di un determinato standard di valutazione e che adesso per quei 3 o 4 nanetti rimasti fuori dai giochi, si applichi una misura assolutamente ridicola del concetto di concorrenza.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma forse iniziare ad imitare Orban quando è ora di votare qualche provvedimento UE, potrebbe indurre chi di dovere a rimangiarsi oscenità tipo che un (uno, 1...) volo giornaliero per il Giappone, sia un ostacolo alla concorrenza.
Il like per il concetto e non per Orban, ovviamente! 😉
 

belumosi

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Il like per il concetto e non per Orban, ovviamente! 😉
La sparata su Orban era chiaramente una provocazione. Una UE dove ogni stato si sentisse in diritto di ricattare costantemente tutti gli altri, avrebbe vita breve. E priverebbe tutti di quel fragile ombrello (a partire dal sistema monetario), che ci sta salvando il cuxo.
Resta comunque antipatico dover prendere atto che chi tira fuori le paxxe, seppur indebitamente, sta riuscendo a portare a casa qualcosa, mentre un paese che ha seguito religiosamente le regole imposte dalla UE per la creazione di una compagnia aerea, venga ricompensato in questo modo.
Proprio perchè la UE è fondamentale per tutti i paesi che ne fanno parte (nessuno escluso), è poco lungimirante crearsi nemici tra gli altri paesi per questioni che probabilmente attengono più la politica interna (francese ovviamente), piuttosto che una reale minaccia ai propri interessi economici e/o strategici.
E' esattamente l'opposto di quello che servirebbe. Se da un lato apprezzo Macron in quanto è rimasto l'unico leader di un paese europeo che sta cercando di proporre una politica moderatamente autonoma rispetto a quella USA e centrata sulle esigenze del vecchio continente, dall'altro deve rendersi conto che la UE non può essere un soggetto totalmente asservito alla politica di Parigi e all'economia di Berlino come lui vorrebbe. E' necessario un passo indietro da parte di tutti in nome di interessi comuni superiori.
Se la UE è riuscita ad evolversi fino a ciò che è oggi, è perchè nei decenni passati i vari stati sono stati in grado di fare una sintesi delle diverse esigenze. Il "io so' io e voi nun siete un caxxo", sbeffeggiato dai supposti paesi più forti nei confronti di quelli ritenuti più deboli, a lungo andare potrebbe minare tutto. Perchè chi subisce palesi dimostrazioni di celodurismo, se la lega al dito. E se può, ricambia alla prima occasione.
 

Axel91

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Quindi in parole povere (scusate non sto capendo nulla ahahah) l'accordo con LH rischia di saltare?
 

13900

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Quindi in parole povere (scusate non sto capendo nulla ahahah) l'accordo con LH rischia di saltare?
No.

La commissione UE sta facendo il suo lavoro, cosi' come e' stato fatto per centinaia di altri mergers in campi che variano dall'aviazione alla zootecnia. Potrebbe farlo piu' in fretta, e se uno ci si mette a pensare un secondo, i rimedi a disposizione della commissione per ridurre l'impatto anti-concorrenziale della faccenda, sono quantomeno limitati.
 

Axel91

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No.

La commissione UE sta facendo il suo lavoro, cosi' come e' stato fatto per centinaia di altri mergers in campi che variano dall'aviazione alla zootecnia. Potrebbe farlo piu' in fretta, e se uno ci si mette a pensare un secondo, i rimedi a disposizione della commissione per ridurre l'impatto anti-concorrenziale della faccenda, sono quantomeno limitati.

Ok, innanzi tutto grazie di avermi spiegato!
Quindi sostanzialmente tutto nella norma, tutto sta andando come deve andare, ok magari un pò lento ma questa è la prassi
 

13900

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Ok, innanzi tutto grazie di avermi spiegato!
Quindi sostanzialmente tutto nella norma, tutto sta andando come deve andare, ok magari un pò lento ma questa è la prassi
Quando c'e' un merger, in base al regolamento 139/2004, le due parti notificano la Direzione Generale concorrenza della Commissione UE in modo formale. La DG in seguito ha 30gg lavorativi di tempo per verificare se si tratta di un merger di rilevanza comunitaria, quali sono i mercati di riferimento, qual e' l'impatto che il merger avra' sul mercato e se il merger portera' a comportamenti anticoncorrenziali nel mercato. Qualora fosse cosi', la DG puo' bloccare il merger o chiedere misure correttive. Qualora i 30gg non bastino, o serva una verifica piu' approfondita, la commissione puo' andare alla seconda fase, che dura 90gg lavorativi.

L'ingresso di LH in ITA e' stato notificato a fine novembre, e la commissione ha deciso di andare alla fase approfondita per verificare (ripeto, verificare) alcune cose:

1. Impatto sulle rotte intra-EU
2. Impatto su Linate
3. Se le varie joint-ventures "metal neutral" di Lufthansa sull'Atlantico, Giappone, Cina e Singapore sono da considerarsi come un'unica compagnia aerea
4. Se il punto 3. e' vero, allora qual e l'impatto dell'ingresso di ITA in queste JV

Questi sono i fatti. Il resto sono chiacchere che nemmeno al Bar Sport dopo tre bianchi macchiati.

Ripeto, si puo' e si deve fare le cose piu' in fretta, e anche a livello di misure riparative penso che le capacita' della commissione siano limitate e dovrebbero essere riviste.
 
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belumosi

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Quindi in parole povere (scusate non sto capendo nulla ahahah) l'accordo con LH rischia di saltare?
Il rischio, seppure a mio avviso remoto, esiste.
Se ben ricordo il mandato per Spohr aveva durata di un anno a partire dalla firma del preliminare, quindi dovrebbe scadere a Maggio. Suppongo che per il rinnovo serva l'ok da parte del CDA e del consiglio di sorveglianza di LH.
A quel punto si porrà il problema di valutare se le richieste dell'antitrust, che sembrano essere pesanti, mantengano conveniente per la compagnia tedesca investire in ITA.
Non conoscendo l'impatto economico su LH delle misure richieste da Bruxelles, è piuttosto aleatorio fare previsioni.
E con ogni probabilità il valore strategico insito nell'acquisto di ITA, suggerirà ai manager di LH di ingoiare il rospo accettando anche penalizzazioni di un certo rilievo.
Tuttavia il margine di manovra di Spohr, non è illimitato.
E se negli organi di governo della compagnia divenisse maggioritaria la fazione che giudica eccessivamente onerosa e/o rischiosa l'operazione ITA, tutto potrebbe essere rimesso in discussione.
Al momento comunque continuo a puntare il mio cent sulla conclusione positiva della vendita.
 

Paolo_61

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Quando c'e' un merger, in base al regolamento 139/2004, le due parti notificano la Direzione Generale concorrenza della Commissione UE in modo formale. La DG in seguito ha 30gg lavorativi di tempo per verificare se si tratta di un merger di rilevanza comunitaria, quali sono i mercati di riferimento, qual e' l'impatto che il merger avra' sul mercato e se il merger portera' a comportamenti anticoncorrenziali nel mercato. Qualora fosse cosi', la DG puo' bloccare il merger o chiedere misure correttive. Qualora i 30gg non bastino, o serva una verifica piu' approfondita, la commissione puo' andare alla seconda fase, che dura 90gg lavorativi.

L'ingresso di LH in ITA e' stato notificato a fine novembre, e la commissione ha deciso di andare alla fase approfondita per verificare (ripeto, verificare) alcune cose:

1. Impatto sulle rotte intra-EU
2. Impatto su Linate
3. Se le varie joint-ventures "metal neutral" di Lufthansa sull'Atlantico, Giappone, Cina e Singapore sono da considerarsi come un'unica compagnia aerea
4. Se il punto 3. e' vero, allora qual e l'impatto dell'ingresso di ITA in queste JV

Questi sono i fatti. Il resto sono chiacchere che nemmeno al Bar Sport dopo tre bianchi macchiati.

Ripeto, si puo' e si deve fare le cose piu' in fretta, e anche a livello di misure riparative penso che le capacita' della commissione siano limitate e dovrebbero essere riviste.
La cosa buffa è che domani mattina LH potrebbe, legalmente e senza necessità di chiedere alcuna autorizzazione, affittare tutti gli slot di AZ a LIN, noleggiare gli aerei volando ACMI ed effettuare un merger di fatto (resterebbero fuori i pochi voli soggetti a bilaterali, su cui sarebbe necessaria una negoziazione con i governi) senza che la Commissione possa alzare un dito (e sull'eventuale ricorso all'Alta Corte di Giustizia buona fortuna per i tempi). Questo perché si pretende di regolamentare ex post un mercato di cui si era decisa (giustamente aggiungo io, a scanso di equivoci) la completa deregolamentazione commerciale in Europa e fra Europa e Nord America.
 
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